KURDBÛN – ESSERE CURDO

25 Novembre 2022
KURDBÛN – ESSERE CURDO
Teatro Manzoni Roma - Via Monte Zebio, 14/C, 00195 Roma RM
regia di- Fariborz Kamkari
In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, venerdì 25 novembre alle ore 17.30, il Teatro Manzoni di Roma con Il Consiglio nazionale forense invitano alla proiezione del documentario Kurdbûn – Essere curdo, diretto dal pluripremiato regista, sceneggiatore e scrittore curdo-iraniano Fariborz Kamkari (Pitza e Datteri, I fiori di Kirkuk), che racconta, attraverso la drammatica esperienza della giornalista curda Berfin Kar, i settantanove giorni di assedio da parte dei carri armati turchi a Cizre, città curda nel sudest della Turchia al confine con la Siria e l’Iraq tra il 2016 e il 2017. Un massacro di civili che finalmente viene alla luce grazie a questo documentario.
Kamkari ha ricostruito la drammatica esperienza di Berfin Kar, che insieme al suo cameraman è rimasta bloccata nella città durante tutto il periodo dei bombardamenti, documentando giorno dopo giorno la violazione dei diritti umani perpetrate dall’esercito turco contro donne, anziani e bambini, ma anche il coraggio degli abitanti nel trovare forme di sopravvivenza e resilienza quotidiana come dimostra la frase di Brecht “Quando l’ingiustizia diventa legge, la resistenza diventa un dovere” che campeggia su quel che resta di un muro di Cizre distrutto dai bombardamenti.
Berfin Kar – simbolo del coraggio della libertà di stampa – oggi si trova in Turchia in attesa di essere processata. Dopo la fuga da Cizre si era rifugiata in Europa con gli hard disk contenenti le riprese di quei giorni e tramite un network di filmmaker curdi è riuscita a contattare il regista Kamkari a cui ha proposto di visionare il girato.
Vedere la resistenza di un popolo che accetta la morte ma non si inchina – ha spiegato Kamkari – riempie il cuore di ogni spettatore di dolore e nello stesso tempo di orgoglio. Il viso dei bambini, il pianto dei padri sui cadaveri dei figli adolescenti uccisi dai cecchini e i volti orgogliosi delle donne, che sono state la spina dorsale della resistenza di Cizre, pronte a morire, ma non ad accettare l’ingiustizia. Questa è l’esperienza mia e di ogni curdo delle quattro zone del Kurdistan. Allora ho deciso di partire dal documento per denunciare un incredibile crimine contro l’umanità e per ricostruire un pezzo della memoria collettiva di un popolo ancora oggi diviso e perseguitato.
“La Commissione integrata pari opportunità del Cnf – afferma la presidente del Consiglio nazionale forense Maria Masi – ha ritenuto di dover cogliere un’occasione importante di riflessione sul significato di resistenza, democrazia, libertà, tutela dei diritti delle donne in contesti in cui la guerra diventa strumento e alibi per incrementare la discriminazione, l’odio, la violenza di genere e ogni tipo di violenza, fino a comprimere i più elementari diritti civili. La speranza, in questo caso, assume volti e voci femminili: quelli delle donne curde”.
A fine proiezione interverranno in un dibattito con il regista l’Avv. Maria Masi, Presidente Consiglio nazionale forense; l’Avv. Francesco Caia, Coordinatore Commissione Cnf Diritti umani; l’Avv. Simonetta Crisci, Presidente Associazione Senzaconfine; l’Avv. Anton Giulio Lana, Presidente Unione Forense tutela diritti umani.
Kurdbûn – Essere curdo, prodotto Far Out Films e Acek, è distribuito in Italia da Officine UBU.
Ingresso libero – prenotazione consigliata
Tel. 06.32.23.634 – 327.89.59.298
e-mail eventi@teatromanzoniroma.it